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Fox era, è bene ricordarlo, un liberale all'interno di una cerchia aristocratica; non aveva alcun contatto, personale o intellettuale, con i teorici radicali della London Corresponding Society. Egli enunciò la dottrina del liberalismo del diciannovesimo secolo molto tempo prima della nascita di un partito liberale, e senza dubbio tenne desta la fede nella libertà politica e religiosa. Ma ebbe scarsa comprensione delle nuove forze economico-sociali generate dai processi di industrializzazione né mostrò di apprezzare gli sviluppi che esse lasciavano intravedere per il futuro. Ciò che Fox intendeva per libertà era un concetto generalizzato derivato e sviluppato dalle tradizioni whig della rivoluzione del 1688, che non aveva niente a che vedere con le nozioni di classe e lotta di classe che erano oggetto di discussioni e dibattiti da parte di operai o dell'intellighenzia radicale. (it) |