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Nel Quattrocento e per larga parte del secolo seguente l'investigazione della natura era di competenza dell'esoterismo alchimistico, affidata al sogno febbrile della trasmutazione di metalli, alberi, animali o addirittura "homuncoli", di umanoidi usciti dalla provetta: "vogliamo che si creda che fuor del ventre feminile generar e formar si possa uno homo et ogni altro animale con carne, ed ossa e nervi, ed anco animarlo di spirito con ogni altra convenienzia che se gli ricerca. E similmente far nascere gli arbori e l'erbe – continuava Biringucccio nel cap. I del I libro della Pirotechnia – con l'arte senza il seme lor naturale. E così i frutti separati da gli arbori, dandolo le forme loro, e così li colori, gli odori e sapori come li veri naturali... (it) |