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Nessuno può predire con esattezza dove si fermerà Mosca. Per il momento, l'Urss fa il doppio gioco: riconosce a fior di labbra il comunismo nazionale, ma ne mina le fondamenta, non potendo rinunciare alla sua egemonia imperialista. Naturalmente, essa in modo menzognero intitola il suo intervento e le sue pressioni come «aiuto» al comunismo e «misure di sicurezza» verso le nazioni soggette. Ma ciò non è che secondario per Mosca. La sua politica nei confronti delle nazioni comuniste riflette chiaramente una volontà di resistere al crollo dell'impero russo, di mantenere il ruolo dirigente del comunismo sovietico - questa volontà è perfettamente dimostrata dai mezzi di cui fa uso per servirsi del comunismo nazionale come di una maschera per il suo espansionismo imperialista. (it) |