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Il canonico Rosario Gregorio di Palermo nelle Considerazioni sulla storia della Sicilia si valse insignemente dei documenti latini ed arabi per delineare il diritto pubblico di quel regno, che ebbe sempre parte così notevole nelle italiche vicende. Nella dedica al viceré principe di Caramanico loda questo e il re d'aver promosso gli studj della botanica e dell'astronomia, e insieme quelli che riguardano le forme e le origini del vivere civile, ergendo una cattedra, alla quale esso Gregorio fu destinato, oltre al titolo di storiografo regio. (it) |