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È in questi versi come un senso di quell'avversione, non scevra d'invidia, onde il conte Confalonieri era fatto segno già da que' tempi dagli amatori degli ordini popolari, che gli rimproveravano aristocratica boria e indole altezzosa, e, penetrando negli intimi recessi della vita privata, lo accusavano di domestica tirannide e peggio, e che anche più tardi, quand'egli tutto si consacrò all'educazione ed istruzione del popolo, lo giudicavano mosso a ciò non da sensi di carità, ma da men nobili ragioni. Né, pur da' suoi pari, gli si risparmiava l'accusa di voler su tutti primeggiare. (it) |