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Nei romanzi, come nel teatro, Bernhard non si ribella all'uomo moderno ma all'esistenza, e al mondo, alla natura, alla condizione umana tout court.
Per comprendere Bernhard non si possono applicare cliché marxisti, il mito del buon selvaggio, la solita griglia interpretativa sociopolitica dell'intellettuale impegnato, lo si sminuirebbe e basta. Sarebbe meglio ricorrere alla biologia, a una ribellione più universale, più organica, a un'intolleranza cosmica per ogni illusione umana e umanistica, letteraria e filosofica e perfino procreativa. (it) |