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In una città marittima presentan l'onde irresistibili attrattive all'ardente curiosità della gioventù, la cui immaginazione mille lusinghieri prestigi viensi ognora formando. Per lei tutto è vago, tutto è invidiabile al di là dei flutti. E Genova, fortificata e ristretta in verso il nord da scoscese montagne, offria picciol campo alle terrestri imprese. Cangiava ella di scena. L'avido genio del commercio guidava i figli di lei sul propizio elemento a cercar tesori di contrada in contrada; nè sol tesori cercavan essi, che l'errante patrio naviglio spesso facea pentire sui flutti, chi l'insultava, e spargendo il terrore sulle più remote spiagge carco di gloria e di bottino tornava ai patrii lidi. Il Foglietta nella sua storia di Genova ci pinge la gioventù di quella Repubblica come estremamente avida di girne errando in cerca di fortuna, coll'intenzione di far poscia alla patria ritorno; ma soggiunge, che di venti i quali con sì fatto pensiero partiano, appena due il poneano ad effetto, morendo gli altri, od accasandosi in paesi stranieri, o lungi fermandosi pel timore delle civili discordie che tanto travagliavano la Repubblica. (it) |