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Di notte, da sessant'anni, cerco di ricordarmi gli oggetti del Lager. Sono il contenuto della mia valigia notturna. Dal mio ritorno a casa la notte insonne è una valigia di pelle nera. E questa valigia è nella mia fronte. Quello che da sessant'anni non so è soltanto se non riesco a dormire perché cerco di ricordarmi gli oggetti, o se invece è il contrario. Se mi azzuffo con loro perché comunque non riesco a dormire. In un modo o nell'altro, la notte fa la sua nera valigia contro la mia volontà, devo sottolinearlo. Devo ricordare, contro la mia volontà. E anche se non lo devo ma voglio, preferirei non doverlo volere. (it) |