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La disinvoltura, anima di ogni pregio, vita d'ogni perfezione, bellezza delle azioni, grazia delle parole e incanto d'ogni buon gusto, lusinga l'intelligenza e ne fa mirabile l'esplicazione.
È un ornamento per gli stessi ornamenti ed è in se stessa una bellezza. Gli altri pregi d'ornamento alla natura; ma la disinvoltura dà rilievo ai pregi stessi. Di modo che è la perfezione della perfezione stessa, in quanto è trascendentale bellezza, e procaccia la generale stima.
Consiste in una certa facilità, in un'indicibile gagliardia, tanto nel dire come nel fare, e persino nel ragionare.
Per la maggior parte essa è innata, come è confermato dall'osservazione. Per la minore, fino ad ora mai s'è assoggettata ad un precetto, perché è superiore ad ogni arte.
Perché sa insignorirsi dell'altrui simpatia, l'hanno chiamata «arpione»; perché è impercettibile, «grazia»; perché è intraprendente «brio»; perché è elegante, «disinvoltura»; perché è facile, «allegria». Ma tutti questi nomi glieli hanno ricercati il desiderio ed al tempo stesso la difficoltà di definirla. (it) |