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Ho precorso i tempi anche come vittima: sono adottato, mio padre samoano aveva la pelle scura, e così alla fermata dell'autobus venivo preso di mira dagli altri ragazzi. Mi gridavano frocio e scemo. A scuola ero dislessico, ma non esisteva ancora questa parola, così per tutti ero ritardato. Ero così irrisolto che a casa misi le mani addosso a mia madre, che amavo, e così mi toccò il riformatorio. I tuffi sono stati una liberazione, ma il problema ero io. Non mi stimavo, mi affidavo agli altri. (it) |