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Una vivente espressione della Roma divota io l'ebbi, venti anni fa, in una visita che feci allo studio del pittore Overbeck. Disegnava quel giorno un cartone di soggetto evangelico – la vocazione di San Matteo. Non scorderò mai quella figura tedesca, severa ed ascetica; in perfetta armonia con le linee un po' dure, ma caste e spirituali dei suoi disegni. Mi parve un Santo di, o della vecchia scuola senese. Egli ci illustrò il suo cartone in tono quasi compunto, ma nobile nell'accento e nel gesto. Aveva un lungo soprabito nero, i capelli lunghi raccolti dietro le orecchie sotto una papalina di velluto. I suoi occhi verdi-grigi mi rammentaron quelli di San Luca di Velasquez. Fu gentile con tutti i numerosi visitatori: ma in special modo con un povero cappuccino che pareva proprio mortificato di tanto onore.... e che non sapendo come corrispondervi in miglior modo, offrì al pio artista una presa di tabacco. Overbeck accettò, e gli sorrise con un sorriso fine di prete e d'artista – degno di esser notato da Sterne. (it) |