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Carlo Felice era certamente uomo di retti intendimenti, di facili costumi e assai del popolo amante; ma per nulla egli avea alle vecchie magagne riparato; né pensava che gli Stati e le repubbliche debbono secondo i tempi, gli ordini e le leggi variare affinché abbiano stabilità, e che dovere è del principe operar con prudenza, giustizia e integrità, e promuovere e secondare quelle riforme in cui è la pace, il bene e la salute pubblica. Pertanto le cause che funestarono il regno di Vittorio Emanuele I durarono in gran parte, se non si accrebbero sotto Carlo Felice, e men belli riuscirono i primi anni del regnar di Carlo Alberto, a cui fu obbedire a una ferrea necessità, ineluttabile, come del fato favoleggiarono gli antichi. (it) |