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Alëša è anche lui, naturalmente, il germe di un santo: di quell'"Alekséj uomo di Dio" – santo anch'esso celeberrimo per la pietas ortodossa – che proprio come Alëša fu, secondo il Martirologio, dapprima novizio, poi lasciò il monastero, tornò alla casa paterna e da lì partì verso "il mondo": ma, di nuovo, bisogna che si possa partire, prima, e che nulla trattenga più, nessun debito o credito, nessun suggello all'involucro dell'"io" vecchio, poiché nulla nell'"io" vecchio e nel mondo vecchio dei padri può essere d'alcun aiuto al nuovo che preme. (it) |