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In epoche turbate e angosciate come la nostra, in cui è difficile trovare gioia negli uomini e nel corso degli eventi umani, è particolarmente consolante evocare il ricordo di un uomo così grande, così sereno quale Kepler. Egli viveva in un'epoca in cui l'esistenza di leggi generali per i fenomeni naturali non era affatto stabilita con certezza. Quanto grande doveva essere la sua fede in queste leggi per dargli la forza di consacrare dozzine d'anni ad un lavoro paziente e difficile, nell'isolamento, senza alcun appoggio, poco compreso dai suoi contemporanei, alla ricerca empirica del movimento dei pianeti e delle leggi matematiche di questo movimento. (it) |