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È difficile farsi un'idea del fiume di soldi che affluisce nelle casse dello scià, della sua famiglia e di tutta l'élite cortigiana. I parenti dello scià intascano tangenti dai tre ai quattro miliardi di dollari, ma il grosso del capitale si trova nelle banche estere. Primi ministri e generali prendono bustarelle dai venti ai cinquanta milioni di dollari. Per le cariche inferiori le tangenti sono più modeste, ma non per questo inesistenti, anzi. Con l'aumento dei prezzi aumentano anche le tangenti: la gente si lamenta di dover sacrificare una parte sempre maggiore dei propri guadagni al moloch della corruzione. (it) |