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Ecco passano i furbi. | Sempre di fretta, all'erta, calcolando | la minima opportunità di mettere in mostra | le loro doti, le loro astuzie, | le abilità a quanto sembra senza limiti. | Vanno, vengono, si riuniscono, discutono, partono. | Sorridenti tornano con rinnovate forze. | Pensano di avere convinto, | tornano a sorridere, appoggiano le mani | sulle nostre spalle, ci proteggono, ci lusingano, | dispiegano solerti il loro ventaglio di promesse | e di nuovo si eclissano, come son venuti, | con l'aria d'innocenza soddisfatta | che li denuncia da lontano. | Non accetteranno mai che non hanno persuaso nessuno. | Perché attraversano la vita | senza vedere niente, | senza ascoltare niente, | senza dubbi né incertezze. | È questa sicurezza che li annienta. | | Ignoriamo i furbi e lasciamoli | passare fuori dalle nostre faccende | e dalla nostra naturale compassione | a scopi migliori destinata. | Non parla dei furbi il Discorso della Montagna. | Questo avviso del Signore dovrebbe bastarci. (it) |