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Böcklin è sepolto a Fiesole. Forse la sensualità di Venezia, che è triste, o, almeno, lo è nell'opera di Maurice Barrès, sarebbe stata più adatta. Ma non ci si sceglie la tomba. Böcklin non ha fatto rotta verso l'isola dei morti, su una di quelle barche simili alle gondole. L'Arno qui non è più navigabile di quanto lo sia il Reno a Basilea. Sono fiumi scontrosi; il fiume color terra ricorda il torrente dal colore dell'erba. L'Italia di Böcklin, una Germania assolata, è il sogno di un cervello nordico. Senza dubbio, dall'alto delle colline di Fiesole, Böcklin ama questo fiume selvaggio che gli lenisce la nostalgia del Reno. (it) |