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Mentre col suo finissimo bisturi scomponeva la realtà nelle sue parti elementari, rischiava di restare vittima della dialettica indefinita della mente. Ne ebbe paura: anche più della morte; e forse anche per questo adottò, in un estremo tentativo di salvarsi dalla vertigine intellettuale, le violente semplificazioni della sua predicazione cristiana.
Questa continua autocoscienza intellettuale rafforzò in lui il senso metafisico del falso. Come tutti i prigionieri del cerchio vizioso dell'intelligenza, non poteva che trovare falsi tutti i pensieri e i sentimenti, dai quali via via distaccava e allontanava la mente. (it) |