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Tutto sta saldo, attaccato forte. Tutte queste piante vivono, diventano grandi. I rami crescono a caso nel tronco eppure obbediscono a voleri precisi, perché si allargheranno così e non di più, tanto per dare a quell'albero la fisionomia che lo farà conoscere. Ognuno ha un suo ritmo come tutte le creature del mondo. Bisogna essere quel ritmo, quella creatura e non diventare un'altra cosa. C'è una parte dell'albero che non prenderà mai il sole e in quel posto crescono i licheni e certe piantine di velluto che ne ammorbidiscono la consistenza. Lo sguardo del sole indurisce. Credo che i tronchi degli alberi sono rotondi perché l'aria li tocca da tutte le parti. Quando si taglia un albero grande avviene questo: che il nutrimento che veniva dalla terra non verrà più e l'albero morirà, ma quello che era già in cammino arriverà fino alle più lontane foglie, come un trenino che oramai sia partito. L'ultimo convoglio salirà lungo il tronco impicciolendosi fino a perdersi in un soffio. (it) |