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Era un momento particolare, di sgomento, di sconforto. Ero appena uscito dall'obitorio dove avevo baciato per l'ultima volta la fronte ancora annerita di Paolo. Quindi รจ umanamente comprensibile quel mio momento di cedimento, forse non scusabile, ma comprensibile. In quel momento avrei dovuto - avevo l'obbligo, forse, e avrei dovuto sentirlo quest'obbligo - di raccogliere la fiaccola che era caduta dalle mani di Paolo e di dare coraggio, di infondere fiducia a tutti. E invece furono i giovani di Palermo a dare coraggio a me, che trovai dopo pochi minuti in piazza del tribunale. Mi si strinsero attorno con rabbia, con dolore, con determinazione, con fiducia, con speranza. E allora capii quanto avevo sbagliato nel pronunciare quelle parole e quanto bisognava che io operassi per farmele perdonare: operassi per continuare l'opera di Giovanni e Paolo. (it) |