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Io ebbi una moglie etiopica, nel senso che la comprai secondo l'uso locale. Eh beh, ma gli usi locali erano questi. Tutti, anche gli etiopici, compravano la moglie. Poco. Costava poco, mi pare che mi costò – allora, però – 500 lire e un tucul col suocero. Perché queste furono transazioni fatte dal mio emissario, che era il più anziano graduato della mia banda, col padre della ragazza. Questo matrimonio durò finché noi stemmo di stanza a Saganèiti, cioè a dire prima che scoppiasse la guerra con l'Abissinia . Poi questa mia moglie, perché era considerata tale, quando io partii sposò un mio graduato e al primo figlio – è vivo tuttora, mi hanno detto – diede il mio nome, per cui alcuni credettero che fosse figlio mio. Non era figlio mio. Soltanto che per deferenza... Beh, no. No, anche perché era molto difficile strapparla ai suoi costumi. Lei stessa, in fondo, non voleva venire. Lei apparteneva alla sua terra, io le feci una piccola dote e quindi andò tutto regolarmente. Era molto bellina. (it) |