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Nanni Balestrini è uno dei pochi autori italiani in cui eversione formale e passione civica, scavo della lingua e orgia dei contenuti, rivolta politica e contestazione letteraria non abbiano mai conosciuto un istante di divaricazione, con buona pace di quanti si ostinano contro ogni buonsenso storico-critico a mozzarne la poetica in due tronconi eterogenei e inconciliabili, anime perdutamente opposte: l'una, culminante in Tristano, dove — sotto l'impero del significante — tutto s'impernierebbe sul disegno strutturale, da esso traendo fondamento e ragione; l'altra, da Vogliamo tutto in qua, governata da rapinose oltranze antiletterarie. . (it) |