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Vi sono genii che prevedono le passioni future d'una gente e sono come un'alba; altri che ne impersonano tutte le credenze, tutte le aspirazioni, e sono un meriggio; altri, infine, le riassumono e le raccolgono quando stanno per declinare, sospinte lentamente da nuovi ideali, e sono come tramonti.
L'Angelico è uno di questi genii; l'arte sua ha tutte le trasparenze e le delicatezze di un lungo tramonto autunnale fatto d'oro e di viola, di porpora e di rosa; un tramonto in cui – come vaniscono le tinte – si perdono anche le voci lontane dei campanili che mormoran l'Ave. (it) |