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Mentre Cola di Rienzo raccoglieva iscrizioni, Oliviero Forza o Forzetta, ricco cittadino di Treviso e genero d'uno de' grandi dell'Impero, si poneva a raccogliere le antichità: è la prima collezione di cui ci sia giunta memoria. Nell'andare a Venezia nel 1335 annotò per proprio conto gli acquisti che si proponeva di fare. Oltre i manoscritti e de' lavori d'oreficeria, cinquanta medaglie, «medaiae», che gli erano state promesse da mastro Simone, delle paste di vetro, dei bronzi, quattro puttini di marmo conservati nella chiesa di San Vitale a Ravenna e leoni, cavalli, bovi, uomini nudi ecc., ch'erano stati di un certo Perenzolo. Appare da questo documento che il commercio delle antichità era allora uno de' più fiorenti nell'Italia settentrionale. (it) |