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noi siamo abituati a pensare che i pesticidi siano indispensabili per «coltivare» le piante; le compagnie produttrici di pesticidi sono impegnate da decenni ad appoggiare e diffondere questo preconcetto fondamentale e incrollabile. Ma in realtà è vero il contrario. Il rovesciamento di questa idea si è avuto all'inizio degli anni Ottanta, quando Peter Kenmore e i suoi colleghi nell'Asia sudorientale scoprirono che più pesticidi usavano sul riso maggiori erano gli attacchi degli insetti parassitari. Il motivo in realtà era piuttosto semplice: i pesticidi uccidevano i nemici naturali di quegli insetti, come ragni e scarafaggi. La chiave sta nella biodiversità: parassiti e malattie delle piante prosperano nelle monocolture perché lì non sono presenti i loro nemici naturali. (it) |