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E per verità le poche pagine ch'ella, signor Cardinale, ha voluto destinare all'umile persona mia e che avrebbe potuto agevolmente risparmiare, riboccano, secondo lo stile gesuitico, di calunnie e contumelie, così sformate da farmi ricordare i tempi descritti nella mia Storia ecclesiastica, quando il pontefice e l'antipapa e cardinali e prelati si regalavano a vicenda il nome di cane, di ladro, bagascione, assassino e buffone: ovvero quando Giovanni VIII nelle sue lettere e nei sinodi chiamò ladri e assassini Formoso vescovo di Porto, Stefano secondicerio, Sergio maestro delle milizie e Adalberto marchese e Gregorio nomenclatore, e la sua figlia Agostina e Rotilde imperatrice bagasce, meretrici, adultere, incestuose, e Guido imperatore membro dell'Anticristo. (it) |