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Benché muto, e dunque privo di un elemento essenziale della storia, la musica, il film «di» Lon Chaney conserva del romanzo tutta la violenza, i passi più arditi, le grandi invenzioni visive, e il lato oscuro, l'atmosfera stregonesca, il senso dell'orrore autentico, dell'amour fou, della fatalità. Additato a suo tempo da una parte della critica e del pubblico come prodotto che per crudeltà e violenza era da considerare pornografico, e in effetti impensabile solo pochi anni più tardi per l'avvento del codice di autocensura dei produttori, quel film inaugurò nel cinema il genere «horror» e ebbe uno strepitoso successo in tutto il mondo. (it) |