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Ricordo che in un angolo del bosco nei pressi di Santos rimasi in questo modo affascinato da una morphos regale. Quando le ali si richiudevano avevano riflessi d'oro come di broccato, dispiegate, sembravano uno specchio argentato dal fondo azzurro. Il suo nome viene dal colore del cielo coelestes. L'aria era serena, ed il sole ardeva splendente; l'incantesimo diventava sempre più forte, come lo sguardo di un occhio che, ad ogni batter di ciglio, ipnotizza sempre più intensamente. Con il piacere cresce anche un senso di paura, il presagio di un pericolo che incombe. La bellezza vuole rapirci ciò che ci appartiene; se diventa troppo forte, finirà col sottrarci anche il tempo, come al monaco di Heisterbach. (it) |