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Quando sono entrato alla Casa Bianca nel 2008 la situazione era difficile. C'era la depressione, una forte crisi finanziaria, che i dieci anni precedenti non avevano aiutato, mancavano risorse e compassione da parte delle istituzioni. Non amavo ciò che aveva fatto il mio predecessore, ma di una cosa potevo star sicuro, che lui aveva riguardo per le leggi di questo paese. L'America aveva ideali e valori, ci importava di paesi oppressi, della democrazia, della dignità delle persone. Si parlava di aiuti per paesi sottosviluppati, di diritti umani, oltre ad una economia che dovevamo rimettere in sesto. C'era ancora il senso dell'ideale americano. In questi ultimi anni la White House ha sradicato le fondamenta di chi siamo. Improvvisamente la scienza non ha più importanza, si parla di un virus mortale come di fake news. Si vede il dipartimento di giustizia come un prolungamento del potere del presidente. Prevale la divisione, per cui alcune persone in America vengono considerano meno americane di altre. Questo non lo avevamo mai visto prima. (it) |