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Si dice che questa storia abbia convinto Cleante di Asso, seppur controvoglia, a cedere e a guardarsi dalla tesi erronea – che lui aveva prima avanzato con forza e convinzione – secondo la quale gli animali non partecipano della ragione. Una volta a Cleante capitò di starsene seduto e di prendersi una pausa più lunga del solito, mentre ai suoi piedi c'era un gran numero di formiche. Ebbene, il filosofo a un certo punto vide un secondo gruppo di formiche trasportare una formica morta e condurla nel formicaio dell'altro gruppo che non era della medesima famiglia. Vide quindi che, mentre se ne stavano sulla sponda del formicaio con la formica stecchita, alcune salivano dal basso e si univano alle formiche ospiti come per fare qualcosa di ben preciso. Vide poi che queste stesse scendevano e per giunta per un numero imprecisato di volte. Alla fine le vide portare, come se si trattasse di un riscatto, una larva. Quelle la accettarono, consegnando in cambio la formica morta che avevano portato. Le altre, quindi, accolsero con gioia il corpo della compagna, e le fecero l'accompagnamento come se si trattasse di un figlio o di un fratello. (it) |