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Una signora con i capelli rossi, di mezza età, ben vestita si fece largo tra la gente che mi circondava, si avvicinò e si incaricò di riportarmi alla realtà. «Dunque, lei ha detto che nel caso in cui perderà le elezioni tornerà a lavorare e non farà come fanno tutti, vero?» «Certo signora, penso che dobbiamo dare il buon esempio per primi noi.» «Giusto, molto interessante. Come interessanti sono le altre cose che ha detto, in particolar modo sulla macchina comunale e le cose da fare nei primi cento giorni. Condivido.» Bene, penso, questa è presa. Vediamo se riusciamo anche a coinvolgerla nella campagna elettorale. «Grazie signora. Se vuole può darci una mano. Vorremmo che la campagna elettorale fosse l'occasione per avvicinare nuove persone a un modo diverso di fare politica.» «No, guardi, non ha capito proprio niente. Io non la voto. È vero che condivido praticamente tutte le vostre idee e mi piace il vostro modo di proporle. Ma lei ha detto che se perde le primarie torna a lavorare. E siccome io credo che la sua scelta sarebbe utile come segnale nazionale, non solo non la voto, ma spero anche che perda, così da mantenere la sua promessa. Arrivederci.» Sono un chiacchierone e spesso ho la battuta pronta, ma quella volta non trovai le parole per risponderle. Persi l'attimo. E dietro al ragionamento stringente della signora rimasi come inebetito. Condivideva il nostro progetto al punto di sperare che noi perdessimo. Mitica! Mi sentivo scartato e buttato a terra come un difensore ubriacato da un dribbling del miglior Messi. (it) |