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Nei piani di Li Causi la rivoluzione nelle campagne doveva essere, dunque, prevalentemente tecnica e legale. Soprattutto, non doveva sottostare a pregiudizi ideologici. Di conseguenza, incurante del disoriontamento che accompagnava ogni suo gesto, Li Causi cominciĆ² a costruire, per l'aspetto tecnico della battaglia che si proponeva, un rapporto straordinario con un esperto di problemi agricoli, l'ingegner Mario Ovazza. Era un ex ufficiali degli arditi, nazionalista, mutilato e medaglia d'argento nella Prima guerra mondiale. Quanto di piĆ¹ lontano dal capo partigiano rispedito in Sicilia da Togliatti. Eppure, reclutato a dispetto delle sue idee, secondo Li Causi, poteva dare un contributo concreto per uscire da un'agricoltura, quella siciliana, destinata a stento alla sopravvivenza. (it) |