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Heriberto Herrera, alla Juventus, ci aveva provato con il «movimiento», ricavandone uno scudetto e una Coppa Italia , troppo poco per lasciare tracce che non fossero riccioli d'archivio. Comandavano Inter e Milan, Helenio Herrera e Nereo Rocco. Il «movimiento», così inviso al genio logoro e selvaggio di Omar Sívori, contemplava un'adesione globale alla manovra, assaggio del «totalitarismo» batavo. In assenza di tenori, ma quand'anche ce ne fossero stati, l'orchestra incarnava il fine ultimo, e non un dispotico vezzo. Heriberto, paraguagio di rigida lavagna, passò per pazzo. Viceversa, era in anticipo su convinzioni e convenzioni. Gli mancava la materia prima, non la materia grigia. (it) |