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Abito eletto e sovra ogni altro altero, | che l'interna bellezza orni e non celi, | in cui par che Natura altrui riveli | dell'eterno soggiorno il Bello intero: || s'io rivolgo talor l'occhio, o 'l pensiero | in ciò, che in te ripose il Re de' Cieli, || veggio come a Mortai chiaro si sveli | del gran poter di lui l'Immenso e 'l Vero. || Onde se un fia, che l'età futura | in carta legga quanto ha il Ciel raccolto | nella tua rara angelica figura; || dirà colma di duol: misero e stolto | Mortale, or chi ti guida e t'assicura | se a te vedere il vero lume è tolto? (it) |