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E tu dagliene, dagliene ancora!" | Dietro l'uscio Elettra gridava | "Dagliene ancora ancora!" | Mentre Oreste la madre pugnalava || A Novi Ligure una ragazzina | Madre e fratello tranquilla sventra | Fa un mattatoio di quella villa | Con un coltello tolto in cucina. || Guàrdati madre da quel faccino | Che va alla scuola covando morte. | Domani sera ti verrà incontro: | Nei suoi occhi vedrai chi ti assassina || Duemila e uno e pur sempre scruti | Gli stessi abissi torvi dei miti. || D'Argo Dioniso trasse più vita | Discetta il dotto d'Ellade e Fato. | Ma a Novi giace un sangue impurgato, | Cronaca smorta, irredimita || Dice la gente: sia demolita | La casa invasa da tanto crimine. | Il padre invece ne lava i muri, | Spera il cancello spinga una sera | L'amara figlia. (it) |