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Il pulp per Tarantino è una sorta di stato mentale, prima corpuscolare, poi però in Pulp Fiction diventa straordinariamente formato. È questa l'eccezionalità di Pulp Fiction, mica le storie che non a caso sono state raccontate migliaia di volte. Tarantino ha fatto un film con tutte le scorie del cinema di serie Z, giustamente amandole e capendone l'automaticità e poi ha fatto anche un cinema che sembra il cinema di Minnelli, o di Henry Ford degli anni Cinquanta, illuminato in maniera straordinaria, tutto il contrario del minimalismo. (it) |