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Nel 1989, c'erano già da diversi anni una serie di raduni nazionalistici di massa, specialmente in Serbia. Il cosiddetto ”hate speech” era al culmine. I media erano stati ridotti a macchine di propaganda, che diffondevano il nazionalismo come un fuoco. Stavano preparando psicologicamente la gente alla guerra. So che dall'esterno sembrava che le guerre fossero scoppiate da un giorno all'altro. Non è stato così, i preparativi sono continuati per almeno 5 anni. Il nostro problema, in Jugoslavia, era che noi eravamo gli ultimi che continuavano a credere nel nostro tipo di "socialismo dal volto umano". Noi, specialmente la mia generazione, non siamo stati in grado di creare in tempo un'alternativa politica democratica, mentre i nazionalisti erano pronti a prendere il sopravvento, per realizzare i propri sogni di Stato-nazione. (it) |