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Giorgio Gervinus sottopone il corso della storia universale all'impero di grandi leggi naturali.
Vede in queste leggi una specie di continua evoluzione, la quale perĂ² si rigira sopra se stessa, ma senza che impedisca il fatale andare del progresso umanano. Si discosta poco in tal guisa dai circoli del Machiavelli, dallibis redibis del Pascal, dai ricorsi del Vico, dai periodi trentennari, ricorrenti nella storia e dei quali Giuseppe Ferrari indicava come il modello perpetuo nella vita tipica di Cristo e nella guerra del Peloponneso. (it) |