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Noi abbiamo letto e meditato gli scritti originali dell'uomo, e ci siamo formati da questi il nostro concetto della sua arte nell'istruzione e nell'educazione. Anch'egli ha avuto una vita difficile, e ha lottato con ogni possibile ostacolo, interiormente con la propria cocciuta oscurità e debolezza, egli stesso scarsamente dotato dei più comuni strumenti di un'educazione dotta; all'esterno, con un persistente misconoscimento, verso un obiettivo appena presentito e a lui stesso del tutto ignoto, sostenuto e sospinto da un impulso inesauribile, onnipotente e tedesco: l'amore per il popolo povero più indifeso. Questo amore onnipotente ne aveva fatto un suo strumento, proprio come Lutero, solo in un rapporto diverso e più conforme al suo tempo, ed era divenuto la vita nella sua vita. Esso fu per lui il filo conduttore saldo e immutabile, a lui stesso sconosciuto, di questa sua vita, che lo ha condotto attraverso la notte che lo circondava da ogni parte, e che coronò la sera di quella vita – poiché era impossibile che un amore del genere abbandonasse la terra senza ricompensa – con la sua scoperta autenticamente spirituale, che ha fatto molto di più di quanto egli avesse mai desiderato con i suoi più audaci desideri. Egli voleva semplicemente aiutare il popolo; ma la sua scoperta, assunta in tutta la sua estensione, annulla il popolo, toglie ogni differenza tra questo e un ceto colto, invece della ricercata educazione popolare fornisce una educazione nazionale, e avrebbe senz'altro la capacità di sollevare i popoli e l'intero genere umano dalla profondità della sua attuale miseria. (it) |