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I fatti storici una volta scritti Haile Selassie di Abissinia si screditerà come un grande codardo che è scappato dal suo paese per salvare la pelle lasciando milioni di suoi compatrioti a combattere una guerra terribile, in cui sono stati trascinati dalla sua ignoranza politica e dalla sua slealtà razziale. Quando incominciò la guerra in Abissinia, tutti i nazionalisti neri guardavano con speranza ad Haile Selassie. Parlavano a suo favore, pregavano per lui, intonavano canti per lui, facevano di tutto per tenergli sollevate le mani, come Aronne fece per Mosè; ma mentre i popoli neri del mondo intero pregavano per la vittoria dell'Abissinia, questo piccolo imperatore stava demolendo la costruzione del proprio regno facendo la figura dello sciocco con gli uomini bianchi, seguendo i loro suggerimenti su ciò che doveva fare, come arrendersi, come annullare le vittoriose incursioni dei suoi ras contro gli italiani. Sì, gli dicevano come preparare il suo imbarco sull'aereo e, come un bambino idiota, seguiva ogni consiglio fino alla fuga dal suo paese per raggiungere l'Inghilterra, lasciando il suo popolo a farsi massacrare dagli italiani, e lasciando che il serio mondo bianco ridesse di ogni nero, lanciandogli le beffe di «è un incapace», «ve l'avevamo detto». Haile Selassie ha infatti dimostrato l'incompetenza del nero nell'autorità politica, ma grazie a Dio ci sono neri che comprendono che Haile Selassie non incarnava le più autentiche qualità della razza nera. (it) |