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Io non sono un tipo particolarmente sensibile. Sono abituato a vedere scene di violenza sia nei film che nelle serie televisive e non mi dispiace affatto guardare film truculenti come quelli che girano registi come Quentin Tarantino, David Cronenberg, John Carpenter e Hideo Nakata.
Devo però confessare che la mia tolleranza nei confronti della violenza che è possibile trovare nei videogiochi di oggi diminuisce di giorno in giorno. Il punto cruciale della faccenda è che nei film più belli la violenza viene contestualizzata quasi sempre e ha finalità espressive. Ti fa capire qualcosa dei personaggi, fa parte del viaggio che il regista ti invita a compiere. In molti giochi la violenza è assolutamente gratuita. C'è qualcosa di molto volgare in questo. (it) |