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Sin dall'inizio del suo regno Teodoro si sforza di riportare l'ordine nel paese devastato da un secolo di guerre e di dargli un assetto più moderno con una serie di riforme sociali e amministrative. Memore delle discordie fra i prìncipi, egli cerca innanzitutto di sostituire i grandi feudatari con governatori di nomina imperiale e ligi al potere centrale. Con la stessa Chiesa copta, che gode di privilegi immensi e sazia, in una terra di miserabili, centinaia di migliaia di chierici e di monaci parassiti, non ha riguardi e presto decide di incamerarne i beni accumulati lungo i secoli. (it) |