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Silvano Van de Weyer, ancorché volesse migliorar lo Stato colle sole riforme, pure era egli in alta estimazione tenuto per la dottrina della mente, e per le nobili qualità dell’ indole. Cultore degli studi di giurisprudenza, di storia e filosofia, amatore delle amene lettere, e conoscitore de' forestieri idiomi, ei fu giovanissimo prescelto a professore di filosofia nel Museo di Brusselle, e conservatore di quella celebre collezione di manoscritti nota per il nome di biblioteca de' duchi di Borgogna. (it) |