so:text
|
La retorica dovrebbe essere un ponte, una strada, ma in genere è una muraglia, un ostacolo. E questo si osserva nel caso di scrittori tanto differenti come Seneca, Quevedo, Milton, Lugones. In tutti, ciò che dicono si frappone tra loro e noi. Nel caso di Dante io non avverto che sia così. Direi che Dante ci permette di conoscerlo, ci permette un rapporto di intimità, e perfino in un modo più personale di quanto sarebbe potuto accadere ai suoi contemporanei. Direi quasi che lo conosciamo come lo conobbe Virgilio, che fu un suo sogno. Senza dubbio più di quanto poté conoscerlo Beatrice Portinari, innamorata e ispiratrice; credo che lo conosciamo più di tutti. (it) |