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Melanconico, non di quella melanconia affettata ch'era moda qualche anno fa di seminare pei carmi, onde gli adolescenti e le femminucce ven sapessero grado, ma d'una mestizia sincera, spontanea, quasi diremmo involontaria, d'una mestizia che vi fa pensare: quest'uomo ha molto sofferto; oppure quest'uomo ha cercato, ha cercato nella vita... che? un amico, forse – un amico, intendiamo, come se lo fabbrica nella sua mente un poeta – o una donna, ma qual donna! – e non ha trovato, o ha perduto, e si sente solo, o piuttosto si sente incompleto e si lagna, senza avvedersene quasi, il tapino, e quand'anche s'attenti a cantarvi l'osanna, le corde della sua lira non sanno farlo che in toni minori. (it) |