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Nell'80 c'era innanzitutto da difendere una categoria che poteva essere distrutta da episodi. Non solo. La nazionale era del tutto estranea a quello scandalo, eppure la stampa faceva a gara nell'infierire, sembrava provasse un piacere perverso a enfatizzare i nostri guai. E questo secondo me non è diritto di cronaca o di critica, è molto di più. Qualcuno poteva anche aver sbagliato e avrebbe poi pagato il conto, come avvenne: ma non era giusto far passare per marcio l'intero calcio italiano, ed esportare questo marchio di corruzione per giunta alla vigilia di un campionato europeo da disputare in casa. (it) |