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ma essendo egli di Monteleone, non porta il cappello conico posato di piatto sulla testa, e piegato spavaldamente sull'occhio sinistro, senza il quale presso di noi non si sa immaginare un Calabrese. Difatti, il cappello conico è il copricapo comune di tutti i contadini della regione della Sila, come ancora dalla parte di Catanzaro e di Cosenza; ma l'uso di esso scompare in modo assoluto a partire dall'Angitola sul mar Tirreno e dall'Ancinale sul mar Jonio. A sud della linea determinata da questi due fiumi, il cappello conico è sostituito da un gran berretto di maglia in lana turchina, così lungo che vi potrebbe entrare tutto intero un bambino di cinque anni. Questo berretto, floscio e smisuratamente lungo, si porta a volontà in diversa guisa a seconda delle circostanze: talvolta ricadente sul lato sinistro, sul davanti della spalla: talvolta, infine, disposto prima come coprinuca, ripiegato poi e riportato innanzi in modo da formare, sulla sommità della testa, ov'è ripiegato e legato con uno spillo, una specie di visiera sporgente, che protegge la faccia contro i forti ardori del sole. (it) |