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Chiunque abbia cercato di destare l'opinione pubblica durante gli anni delle aggressioni fasciste dal 1933 in poi, sa quali furono i risultati di una propaganda basata sull'odio. "Atrocità" viene considerato sinonimo di "menzogne". Le storie sui capi di concentramento tedeschi erano storie di atrocità e, perciò, null'altro che menzogne – così ragionava l'uomo della strada. Gli scrittori di sinistra, che cercarono di far capire al pubblico che il fascismo era un inqualificabile errore, si trovarono a dover combattere contro la loro propaganda degli ultimi quindici anni. (it) |