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fu per esso, nell'agosto del 1876, aperto questo originale teatro, originale sopra tutto allora, anche perché costruito sopra una collina fuori dall'abitato. Tutto nuovo: la musica, precorritrice; la forma della sala, a gradinate senza palchi laterali; l'invisibilità dell'orchestra; durante gli atti, il buio; prima degli atti, appelli di trombe lanciati per i boschi vicini e le praterie remote. La serietà e la solennità e la concentrazione tentavano di sgominare, anche come ambiente esteriore, quel mondo operistico antico, delizioso ma spesso frivolo, personificato nel teatrino rococò della città lì sotto. Questo concetto austero, quasi ellenico, di un teatro di nobile raccoglimento rapì il primo Nietzsche. Difatti Riccardo Wagner, a principio e per principio, non avrebbe voluto che né lAnello né il Parsifal, si dessero mai fuori di qui, sul sacro colle dei margravi. (it) |