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L'insieme di tutte le cose esistenti, checché, o comunque elle siano, insomma compreso Dio, se c'è, io lo chiamo Universo. Non perdete il tempo a cavillare sopra una definizione: basta che io non mi diparta, nel seguito del ragionamento e dell'opera, dal senso, ben chiaro, che la mia definizione dà alla parola Universo.
L'Universo ha dunque, intanto, ed incontrastabilmente, almeno un genere di infinità; quella del tempo; cioè l'eternità della parte anteriore. Ma è altrettanto chiaro che gli compete ancora l'eternità del futuro. Io non credo possibile che neppure la sostanza di una parte dell'Universo possa essere distrutta; questa verità sarà contrastata; ciò che non può essere contrastato da alcuno che sia dotato di senso comune, ed intenda il valore delle parole adoperate, è questo: che il Tutto non può distruggere sé stesso. Dunque l'Universo è sempre stato, e sempre sarà. Egli è completamente eterno. (it) |